II DOMENICA DI MATTEO
SAN EUSEBIO VESCOVO DI SAMOSATA
Lettura della Domenica
22 Giugno 2014
Apolitikion
Dalla luce della sapienza dello Spirito illuminato,
ci chiaristi il verbo della pietà, Eusebio glorioso:
tu infatti, esercitando piamente il sacerdozio, lottasti
per la Trinità con senno divino e distruggesti l’errore.
E ora, padre, supplica perché siano tutti salvi.
Apostolo
(Rm 2, 10-16)
Fratelli, gloria e onore e pace a chiunque operi il bene,
sia Giudeo in primo luogo che Greco: presso Dio,
infatti, non c’è preferenza di persona. Quelli che
senza la Legge hanno peccato, moriranno senza la Legge;
quelli invece che hanno peccato sotto la Legge,
saranno giudicati per mezzo della Legge. Giusti
davanti a Dio non sono quelli che ascoltano la Legge: sarà giustificato chi mette in pratica la Legge. In
fatti, quando i pagani, che non hanno la Legge, per natura
operano secondo la Legge, essi, pur non avendo la
Legge, sono legge a se stessi. Essi dimostrano che
quanto la Legge esige è scritto nei loro cuori, come risulta
dalla testimonianza della loro coscienza e
dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li
difendono. Così avverrà nel giorno in cui Dio
giudicherà i segreti degli uomini, secondo il mio
vangelo, per mezzo di Cristo Gesù.
Vangelo
(Mt 4, 18-23)
In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di
Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato
Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in
mare; erano infatti pescatori. E disse loro:
"Segui temi, e vi farò pescatori di uomini."
Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono.
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo figlio
di Zebedeo e Giovanni suo fratello, che insieme con
Zebedeo, loro padre, aggiustavano le reti nella loro barca.
Li chiamò ed essi, lasciata la barca e il padre,
subito lo seguirono.
E Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro
sinagoghe, annunciando il vangelo del regno e guarendo ogni sorta di malattia e di infermità nel popolo.
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