sabato 24 gennaio 2015

Domenica XV di Luca - 25 Gennaio 2015 - San Gregorio di Nazianzo

Domenica XV di Luca

 San Gregorio di Nazianzo

 

Lettura della Domenica
25 Gennaio 2015-01-24


Apolytìkion
Il flauto pastorale della tua teologia ha vinto le trombe dei retori; poiché a te, che avevi scrutato le profondità
dello Spirito, è stata aggiunta anche la bellezza dell’espressione. Padre gerarca Gregorio, prega Cristo Dio di salvare le nostre anime.


 

Apostolo- del Gerarca
Eb 7, 26 – 8, 2
Fratelli, a noi occorreva un sommo sacerdote che fosse santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli; che non avesse bisogno ogni giorno, come gli altri sommi sacerdoti, di offrire sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, perché egli ha fatto questo una volta per tutte, offrendo se stesso. La Legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza, ma la parola del giuramento, posteriore alla Legge, costituisce sacerdote il Figlio reso perfetto in eterno. Il punto principale delle cose dette è questo: noi abbiamo un sommo sacerdote così grande da sedere alla destra del trono della Maestà nei cieli, ministro del santuario e della tenda, quella vera, quella che ha piantato non un uomo, ma il Signore.

Vangelo
Lc 19, 1-10

In quel tempo Gesù, entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e molto ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomoro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: "Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua". In fretta scese e lo accolse pieno di gioia.

Vedendo ciò, tutti mormoravano: "È entrato nella casa di un peccatore!". Ma Zaccheo, fattosi avanti, disse al Signore: "Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri, e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto". Gesù gli rispose: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto".

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