sabato 5 settembre 2015

Domenica XIV di Matteo - 6 settembre 2015 - Memoria del miracolo dell’Arcangelo Michele a Colossi

 Domenica XIV di Matteo

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 Memoria del miracolo dell’Arcangelo Michele a Colossi

Lettura della Domenica
6 settembre 2015

Apostolo
II Cor 1, 21 – 2, 4

 Fratelli, Dio stesso ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l’unzione e impresso il sigillo e ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori. Io però chiamo Dio a testimone sulla mia vita, che solo per risparmiarvi rimproveri non sono venuto più a Corinto. Noi non comandiamo sulla vostra fede, ma siamo invece i collaboratori della vostra gioia; perché nella fede voi siete già saldi. Ritenni opportuno non venire di nuovo tra voi con tristezza. Perché se io rattristo voi, chi potrà rallegrarmi, se non colui che da me viene rattristato? Perciò vi ho scritto in quei termini che voi sapete per non dover poi essere rattristato, alla mia venuta, da quelli che dovrebbero rendermi lieto, persuaso come sono riguardo a tutti voi, che la mia gioia è quella di tutti voi. Vi ho scritto in un momento di grande afflizione e col cuore angosciato, tra molte lacrime, non perché vi rattristiate, ma perché conosciate il grande amore che nutro per voi

Vangelo
Mt 21, 33-42

Il Signore ha detto questa parabola: "Il regno dei cieli è come un uomo, un re, che fece un banchetto nuziale per suo figlio e inviò i suoi servi a chiamare gli invitati al banchetto delle nozze, ma non volevano venire. Inviò di nuovo altri servi, dicendo: Dite agli invitati: ecco che ho preparato il mio pranzo, sono stati macellati i miei buoi e sono stati uccisi gli animali ingrassati; tutto è pronto. Venite al pranzo di nozze! Essi invece, incuranti, andarono uno nella propria campagna, un altro per gli affari suoi, e gli altri presero i suoi servi, li maltrattarono e li uccisero. Allora il re si adirò e inviate le sue truppe, uccise quegli omicidi e incendiò la loro città. Poi disse ai suoi servi: Il banchetto di nozze è pronto ma gli invitati non erano degni; andate dunque agli incroci delle strade e quanti trovate, chiamate al banchetto di nozze. I suoi servi uscirono per le strade e radunarono tutti coloro che trovarono, cattivi e buoni, e fu piena di commensali la sala delle nozze. Essendo entrato allora il re per vedere i commensali, vide un uomo non vestito con l'abito da nozze e gli disse: Amico, come sei entrato qui senza avere l'abito da nozze? Ma egli tacque. Allora il re disse ai servi: Legatelo piedi e mani e gettatelo nella tenebra di fuori; là sarà pianto e stridore di denti. Molti infatti sono chiamati e pochi eletti".


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