Domenica IV di Quaresima
del
nostro santo padre Giovanni Climaco
San Cirillo di Gerusalemme
San Trofimo martire
Anania beato
Lettura della Domenica
18 marzo 2018
Apostolo
Eb 6, 13-20
Fratelli, quando Dio fece la promessa ad Abramo, non potendo giurare per qualcuno
superiore a sé, giurò per se stesso, dicendo: Ti benedirò e ti moltiplicherò molto. Così, avendo
perseverato, Abramo conseguì la promessa. Gli uomini infatti giurano per qualcuno
maggiore di loro e per loro il giuramento è una garanzia che pone fine ad ogni controversia.
Perciò Dio, volendo mostrare più chiaramente agli eredi della promessa l'irrevocabilità della
sua decisione, intervenne con un giuramento, perché grazie a due atti irrevocabili, nei quali
è impossibile che Dio menta, noi che abbiamo cercato rifugio in lui avessimo un forte
incoraggiamento ad afferrare saldamente la speranza che ci è posta davanti. In essa noi
abbiamo per la nostra anima un'ancora sicura e salda, che penetra fin nell'interno del velo
del santuario, dove Gesù è entrato per noi come precursore, essendo divenuto sommo
sacerdote per l’eternità secondo l’ordine di Melchisedek.
Vangelo
Mc 9, 17-31
In quel tempo un uomo si avvicinò a Gesù, si inginocchiò davanti a lui e disse: «Maestro,
ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto. Quando lo afferra, lo getta al
suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». Egli allora, in risposta, disse loro: «O generazione incredula! Fino
a quando starò con voi? Fino a quando vi sopporterò? Portatelo da me». E glielo portarono.
Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo e questi, caduto a terra, si
rotolava schiumando. Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed
egli rispose: «Dall'infanzia; anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell'acqua per
ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». Gesù gli disse: «Se tu puoi!
Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: «Signore, credo!
Aiutami nella mia incredulità!» Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito
immondo dicendo: «Spirito muto e sordo, io te l'ordino, esci da lui e non vi rientrare più».
E gridando e scuotendolo fortemente, se ne uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché
molti dicevano: «È morto». Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed egli si alzò in piedi.
Entrò poi in una casa e i discepoli gli chiesero in disparte: «Perché noi non abbiamo potuto
scacciarlo?». Ed egli disse loro: «Questa specie di demoni non si può scacciare in alcun
modo, se non con la preghiera e il digiuno». Partiti di là, attraversavano la Galilea, ma egli
non voleva che alcuno lo sapesse. Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio
dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta
ucciso, dopo tre giorni, risusciterà».
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