Domenica dopo l’Esaltazione della Santa Croce
San Eufemia megalomartire
San Melitina martire
Lettura della Domenica
16 settembre 2018
Apostolo
Gal 2, 16-20
Fratelli, sapendo che l’uomo non è giustificato per le opere
della Legge ma solo in forza della fede in Gesù Cristo,
abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo, per essere
giustificati per la fede in Cristo e non per le opere della
Legge, poiché per le opere della Legge non verrà mai
giustificato nessuno. Se poi, cercando di essere giustificati
in Cristo, siamo trovati peccatori anche noi, Cristo sarebbe
ministro del peccato? No davvero! Se infatti io riedifico ciò
che ho demolito, mi dimostro trasgressore. Quanto a me,
per mezzo della legge, sono morto alla legge affinché io viva
per Dio. Sono stato crocifisso insieme con Cristo, e non sono
più io che vivo, ma Cristo vive in me. La vita che ora io vivo
nella carne, la vivo nella fede, quella nel Figlio di Dio che mi
ha amato e ha dato se stesso per me.
Vangelo
Mc 8, 34- 9, 1
In quel tempo, il Signore disse: "Se qualcuno vuol venire
dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi
segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà;
ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo,
la salverà. Infatti, che cosa giova all'uomo se guadagna il
mondo intero e perde la propria anima? Che cosa potrebbe
mai dare un uomo in cambio della propria anima? Se uno si
sarà vergognato di me e delle mie parole davanti a questa
generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo
si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo
con gli angeli santi". E diceva loro: "In verità vi dico: vi sono
alcuni qui presenti, che non subiranno la morte senza aver
visto il regno di Dio venire con potenza".
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