venerdì 2 febbraio 2024

2 FEBBRAIO 2024 - PRESENTAZIONE AL TEMPIO DEL SIGNORE E SALVATORE NOSTRO GESÙ CRISTO

PRESENTAZIONE AL TEMPIO DEL SIGNORE E SALVATORE NOSTRO GESÙ CRISTO


Risultato immagini per Υπαπαντή του Κυρίου και Θεού και Σωτήρος ημών Ιησού Χριστού"



Lettura della Festa
 2 Febbraio 2024


 Apostolo
Eb 7, 7-17

Fratelli, senza dubbio l’inferiore viene benedetto dal superiore. Qui riscuotono le decime uomini mortali, là invece colui di cui si attesta che vive. Anzi, per così dire, anche Levi –che pur riscuote le decime- ha versato la sua decima in Abramo, perché egli si trovava ancora nei lombi del suo antenato quando gli venne incontro Melchisedek. Se dunque la perfezione fosse stata possibile per mezzo del sacerdozio levitico –sotto di esso infatti il popolo ha ricevuto la Legge- che bisogno c’era che sorgesse un altro sacerdote secondo l’ordine di Melchisedek, e non fosse detto, invece, secondo l’ordine di Aronne? Infatti, se viene cambiato il sacerdozio, necessariamente avviene anche un cambiamento della legge. Colui del quale si dicono queste cose, ha fatto parte di un’altra tribù, della quale nessuno mai fu addetto all’altare. È noto infatti che il Signore nostro è germogliato da Giuda, e di tale tribù Mosè non disse nulla riguardo al sacerdozio. Ciò risulta ancora più evidente dal momento che sorge un altro sacerdote a somiglianza di Melchisedek, costituito tale non secondo la legge di un ordine carnale, ma per una forza di vita indistruttibile. Gli è stata resa infatti questa testimonianza: Tu sei sacerdote per l’eternità, secondo l’ordine di Melchisedek.

Vangelo
Lc 2, 22-40 

In quel tempo i genitori portarono il bambino Gesù a Gerusalemme per presentarlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: "Ogni maschio che apre la matrice, sarà sacro al Signore", e per offrire un sacrificio, secondo ciò che è detto nella Legge del Signore: "Una coppia di tortore o due pulcini di colombi". Ed ecco, c'era in Gerusalemme un uomo chiamato Simeone; quest'uomo era giusto e pio e aspettava la consolazione d'Israele e lo Spirito Santo era su di lui. Egli aveva ricevuto il responso dallo Spirito Santo che non avrebbe visto morte prima d'aver visto il Cristo Signore. Mosso dallo Spirito venne nel tempio e mentre i genitori facevano entrare il bambino Gesù per compiere a suo riguardo quanto ordinava la Legge, egli lo prese tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: "Ora, o Sovrano, congedi il tuo servo, secondo la tua parola, in pace; perché i miei occhi hanno visto il tuo Salvatore, che hai preparato davanti a tutti i popoli, luce di rivelazione per le genti e gloria del tuo popolo Israele". Giuseppe e sua madre erano meravigliati di quanto era stato detto di lui. Simeone li benedisse e a Maria, la madre di lui, disse: "Ecco, egli è posto per caduta e risurrezione di molti in Israele, e come segno di contraddizione - una spada ti trapasserà l'anima - affinché vengano svelati i pensieri di molti cuori". C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuìl, della tribù di Asìr. Essa era molto avanti negli anni, avendo vissuto con il marito sette anni dalla sua verginità, poi era rimasta vedova sino a ottantaquattro anni, non si allontanava dal tempio e rendeva culto notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quello stesso momento, rendeva grazie a Dio e parlava di lui a tutti quelli che aspettavano la redenzione d'Israele. Quando ebbero compiuto tutto secondo la Legge del Signore, ritornarono in Galilea, alla loro città di Nazaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

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