venerdì 8 febbraio 2013

DOMENICA 10 FEBBRAIO 2013


DOMENICA 10 FEBBRAIO 2013


San Caralampo  martire


Lettura della Domenica

10/02/2013

Apostolo

2Timoteo 2,1-10

 Fratelli ....tu dunque, figlio mio, fortificati nella grazia che è in Cristo Gesù;  e le cose che hai udite da me in presenza di molti testimoni, affidale a uomini fedeli, che siano capaci di insegnare anche ad altri. Tu dunque sopporta sofferenze, come un buon soldato di Gesù Cristo.  Nessuno che presta servizio come soldato s'immischia nelle faccende della vita, se vuol piacere a colui che lo ha arruolato.  Similmente, se uno compete nelle gare atletiche, riceve la corona unicamente se ha lottato secondo le regole.  L'agricoltore, che lavora duramente, deve essere il primo a goderne i frutti. Considera le cose che dico, poiché il Signore ti darà intendimento in ogni cosa.  Ricordati che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risorto dai morti secondo il mio vangelo,  per il quale io soffro fino a portare le catene come un malfattore; ma la parola di Dio non è incatenata.  Perciò io soffro ogni cosa per gli eletti, affinché anch'essi ottengano la salvezza che è in Cristo Gesù insieme alla gloria eterna.

                     

                                                                  Vangelo

Matteo 25,14-30



 «Inoltre il regno dei cieli è simile a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni.  A uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno; a ciascuno secondo la sua capacità; e subito partì.  Ora colui che aveva ricevuto i cinque talenti, andò e trafficò con essi e ne guadagnò altri cinque. Similmente anche quello dei due ne guadagnò altri due.  Ma colui che ne aveva ricevuto uno, andò, fece una buca in terra e nascose il denaro del suo signore.  Ora, dopo molto tempo, ritornò il signore di quei servi e fece i conti con loro.  E colui che aveva ricevuto i cinque talenti si fece avanti e ne presentò altri cinque, dicendo: "Signore, tu mi affidasti cinque talenti; ecco, con quelli ne ho guadagnati altri cinque".  E il suo signore gli disse: "Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa; io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore". Poi venne anche colui che aveva ricevuto i due talenti e disse: "Signore, tu mi affidasti due talenti; ecco, con quelli ne ho guadagnati altri due".  Il suo signore gli disse: "Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa; io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore".  Infine venne anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: "Signore, io sapevo bene che tu sei un uomo aspro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso;  perciò ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra; ecco te lo restituisco".  E il suo signore rispondendo, gli disse: "Malvagio e indolente servo, tu sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso;  tu avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, al mio ritorno, l'avrei riscosso con l'interesse.  Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha i dieci talenti. Poiché a chiunque ha, sarà dato e sovrabbonderà, ma a chi non ha gli sarà tolto anche quello che ha.  E gettate questo servo inutile nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo stridor di denti"».




Nessun commento:

Posta un commento