sabato 6 dicembre 2014

6 dicembre – Memoria del nostro santo padre Nicola, arcivescovo di Mira di Licia, il taumaturgo


La nostra Chiesa dedicata a San Nicola

celebra il 6 Dicembre 2014

la Memoria del nostro santo padre Nicola, arcivescovo di Mira di Licia, il taumaturgo



Letture del Santo


INNO ACATISTO DEDICA A SAN NICOLA ARCIVESCOVO DI MIRA IN LICIA TAUMATURGO


KONTACHIO 1

Invincibile taumaturgo e straordinario adoratore di Cristo, che stilli in tutto il mondo il prezioso miro della grazia e un mare inesauribile di miracoli, 
con tutto il mio amore ti lodo, San Nicola: e invoco te, 
che hai slancio ardito verso il Signore, 
affinché tu mi liberi da ogni pericolo: Gioisci, Nicola, sommo taumaturgo.



INNO 1

Il Creatore di ogni cosa si è manifestato a te,
 immagine di angelo e natura di essere 
terreno; e poiché alla tua anima è stata profetizzata una fertile
 bontà, o beatissimo 
Nicola, insegna a tutti a cantare a te così: Gioisci, tu che sei stato purificato fin 
dal grembo materno; gioisci, tu che sei stato santificato per sempre.
Gioisci, tu che con la tua nascita hai stupito i tuoi genitori;
gioisci, tu che dopo la nascita hai manifestato la forza dell’anima.
Gioisci, giardino della terra promessa; gioisci, fiore del giardino divino.
Gioisci, tralcio della virtuosa vite di Cristo, gioisci, albero taumaturgo 
del paradiso di Gesù.
Gioisci, giglio delle piante del paradiso; gioisci, miro del profumo di Cristo.
Gioisci, poiché per mezzo tuo è scacciato il pianto; gioisci, poiché per mezzo tuo è portata la gioia.  
 Gioisci, Nicola, sommo taumaturgo.
 
 

KONTACHIO 2

Dopo avere visto lo scorrere del tuo miro, o sapiente in Dio, 
le anime sono illuminate e i 
corpi incominciano a comprendere, o Nicola, che tu sei un santo mirabile da cui scaturisce miro portatore di vita; riversando la grazia di Dio
come acqua miracolosa,  sazia quelli che cantano a Dio: Alleluia.



INNO 2

A Nicea, assieme ai santi padri, sei stato difensore della confessione di fede
ortodossa, insegnando che la Santa Trinità non si comprende con l’intelletto; 
hai confessato che il Figlio è uguale al Padre, e con lui condivide
 la sostanza e il regno, e hai smascherato la follia di Ario. 
Per questo, insegna ai fedeli  a innalzare a te il canto:
Gioisci, somma colonna di devozione; gioisci, città, rifugio dei fedeli.
Gioisci, solida fortificazione dell’Ortodossia; gioisci, grembo onorato e lode della tuttasanta Trinità. Gioisci, tu che hai predicato uguale onore per il Padre
 e per il Figlio; 
gioisci, tu che hai scacciato Ario l’indemoniato dal Concilio dei santi.
Gioisci, padre, gloriosa bellezza dei padri, gioisci, sapientissimo
 bene di tutti i sapienti in Dio. 
Gioisci, tu che pronunci parole infuocate; gioisci,
 tu che insegni il bene al tuo gregge
Gioisci, poiché per mezzo tuo è rafforzata la fede; gioisci, poiché per mezzo tuo è spodestata l’eresia.
Gioisci, Nicola, sommo taumaturgo.

KONTACHIO 3

Con la forza che ti è stata donata dall’alto, asciuga ogni lacrima dal viso di chi soffre crudelmente, padre teoforo Nicola: tu che nutri gli affamati e sai una valida guida tra gli abissi del mare, sei la guarigione di quelli che soffrono e ti sei mostrato un aiuto in ogni circostanza per tutti quelli che cantano a Dio: Alleluia.

                                  



INNO 3

Per te, padre Nicola, un canto si eleva dal cielo, e non dalla terra: 
quale uomo infatti potrebbe annunciare la tua immensa santitа? 
Noi però, vinti dal tuo amore, ti cantiamo così:
Gioisci, modello degli agnelli e dei pastori; gioisci,
 santa purificazione delle abitudini.
Gioisci, ricettacolo di somme virtù; gioisci, dimora pura e onorata
 di cose sante.
Gioisci, lume amatissimo e luminosissimo; gioisci, luce 
brillantissima e immacolata.
Gioisci, degno interlocutore degli angeli; gioisci, maestro buono degli uomini.
Gioisci, regola devota di fede; gioisci, modello di umiltа spirituale.
Gioisci, poichè per mezzo tuo siamo liberati dalle passioni corporali;
gioisci, poichè per mezzo tuo siamo ricolmati di dolcezze spirituali.Gioisci,Nicola, sommo taumaturgo.

                                         







KONTACHIO 4

La tempesta del dubbio mi turba la mente, come posso essere degno di
 cantare i tuoi 
miracoli, o beato Nicola; infatti non potrei enumerarne 
nessuno, anche se conoscessi  molte lingue e volessi parlarle; 
pero con meraviglia glorifichiamo Dio in te e osiamo cantare: 
Alleluia.



INNO 4

Sentendo, o Nicola saggio in Dio, vicina e lontana la
 grandezza dei tuoi miracoli, 
poichè nell’aria con ali leggere di grazia tu sei abituato a 
preavvisare chi si trova 
in pericolo, e da questo prontamente liberi tutti quelli che così ti cantano:
Gioisci, liberazione dalla tristezza; gioisci, dono di grazia.
Gioisci, tu che scacci i mali indesiderati; gioisci,
 tu che ci ricolmi dei beni desiderati.
Gioisci, rapido conforto di chi è in pericolo; gioisci, 
terribile castigo di chi offende.
Gioisci, abisso di miracoli, ricolmato da Dio;gioisci, 
tavola della legge di Cristo, scritta da Dio.
Gioisci, forte sostegno di chi cade; gioisci, fondamento di
 chi sta nella rettitudine.
Gioisci, poichè per mezzo tuo  è smascherata ogni tentazione; gioisci, poichè per mezzo tuo e realizzata ogni verità.
Gioisci, Nicola, sommo taumaturgo.






KONTACHIO 5

Ti sei manifestato come stella mandata da Dio, maestro per chi 
solca il mare crudele, e 
si troverebbero subito di fronte alla morte se tu non ti 
presentassi in loro aiuto quando 
ti invocano, san Nicola taumaturgo: infatti tu senza 
timore impedisci al demonio in 
volo di minacciare il vascello e lo scacci, e insegni ai fedeli
 da te salvati a innalzare a 
Dio il canto: Alleluia.



INNO 5

Vedendo le giovani costrette a un’impura unione a causa della povertà, 
per la tua grande misericordia nei confronti dei poveri, beatissimo padre Nicola, sei andato di nascosto la notte a portare al vecchio genitore tre sacchetti d’oro, 
liberandolo assieme alle figlie dalla caduta nel peccato:
Perciò da tutti senti cantare:
Gioisci, tesoro immenso di misericordia;gioisci, rifugio provvidenziale per le persone.
Gioisci, nutrimento e ricompensa di quelli che si rivolgono a te;
gioisci, pane inesauribile per gli affamati.
Gioisci, ricchezza donata da Dio ai poveri che vivono sulla terra;
gioisci, solerte appoggio dei miseri.
Gioisci, tu che ascolti subito i poveri; gioisci, gradita protezione dei sofferenti.
Gioisci, immacolato compagno delle tre vergini; 
gioisci, custode zelante della purezza.
Gioisci, speranza dei disperati; gioisci, ricompensa del mondo intero.
Gioisci, Nicola, sommo taumaturgo.


KONTACHIO 6

Tutto il mondo racconta di te, beatissimo Nicola, di quanto tu sia sollecito a
soccorrere chi è in disgrazia, poichè molte volte nello stesso momento hai messo 
in guardia e hai aiutato chi viaggiava per terra e chi navigava per mare, soccorrendo e custodendo dalle insidie quelli che cantano a Dio: Alleluia.

 



INNO 6

Luce vivificante che illumina, tu salvi da morte ingiusta i 
condottieri che invocandoti 
ottengono il tuo favore, o Nicola buon pastore; essi si rivolgono a te non appena un brutto sogno li spaventa e tu ordini che niente faccia loro
 del male e che rimangano 
incolumi. Per questo anche noi con loro ti cantiamo con gratitudine:
Gioisci, tu che aiuti con zelo chi ti invoca; gioisci, tu che liberi
 dalla morte ingiusta.
Gioisci, tu che custodisci dalle calunnie adulatrici; gioisci,
 tu che rendi vani i consigli ingiusti.
Gioisci, tu che strappi la menzogna come una ragnatela;
gioisci, tu che innalzi gloriosamente la veritа.
Gioisci, tu che sciogli gli innocenti dallecatene; gioisci, tu che vivifichi i morti.
Gioisci, tu che porti alla luce la veritа; gioisci, tu che getti nelle tenebre la menzogna.
Gioisci, poichè per mezzo tuo l’innocente e liberato dalla spada;
gioisci, poichè per mezzo tuo ci saziamo di luce.
Gioisci, Nicola, sommo taumaturgo.

KONTACHIO 7

Volendo, o Nicola, scacciare il fetore dell’eretica bestemmia, hai manifestato il miro misterioso dal buon profumo; hai salvato le genti di tutto il mondo,
ricolmandolo del miro della grazia. E noi, che non siamo stati bruciati 
dal fetore delle 
bestemmie peccaminose, con gratitudine contiamo a Dio: Alleluia.



INNO 7
Vediamo te come nuovo Noè, nocchiero dell’arca della salvezza, che con perizia guidi attraverso le asperitа delle tempeste verso la quiete divina, 
o santo padre Nicola, e ti cantiamo così:  
Gioisci, quieto rifugio dalle tempeste; gioisci, riparo sicuro dei naufraghi. 
Gioisci, buon nocchiero di quelli che navigano tra gli abissi; gioisci, tu che dissipi le preoccupazioni del mare.
Gioisci, sostegno di chi si trova in un vortice; gioisci, calore che riscalda chi si trova al freddo.
 Gioisci, luce che dissipa le tenebre dolorose; gioisci, faro che illumina tutti i confini della terra.
Gioisci, tu che liberi gli uomini dall’abbisso del peccato; gioisci, tu che ricacci satana nell’abbisso dell’inferno.
Gioisci, perchè per mezzo tuo possiamo attingere all’infinita  
misericordia di Dio; gioisci, poichè per mezzo tuo siamo salvi dal diluvio dell’ira e 
riconciliati con Dio. 
Gioisci, Nicola, sommo taumaturgo.


 

Apolitikion

Regola di fede e immagine di mansuetudine, maestro di continenza ti designò al tuo gregge la verità dei fatti; e in vero con l'umiltà hai raggiunto le vette più eccelse, con la povertà la vera ricchezza. Padre Gerarca Nicola, prega Cristo Dio di salvare le anime nostre.


Apostolo

 Ebr 13, 17-21

Fratelli, obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano sulle vostre anime, come chi ha da renderne conto; possano farlo con gioia e non con dolore, perché ciò sarebbe svantaggioso per voi. Pregate per noi; crediamo infatti di avere una buona coscienza, desiderando di comportarci bene in ogni cosa. Con maggiore insistenza poi vi esorto a farlo, perché io vi sia restituito al più presto.
Il Dio della pace che ha risuscitato dai morti il Pastore grande delle pecore, in virtù del sangue di un’alleanza eterna, il Signore nostro Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di Cristo Gesù, al quale sia gloria nei secoli dei secoli.


Vangelo 

 Lc 6, 17-23

In quel tempo Gesù si fermò in un luogo pianeggiante. C’era una folta schiera di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e Sidone, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie. Anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi venivano guariti.
Tutti cercavano di toccarlo perché usciva da lui una forza che guariva tutti. Ed egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: “Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio; beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati; beati voi, che ora piangete, perché riderete; beati voi quando gli uomini vi odieranno e vi metteranno al bando, vi insulteranno e diffameranno il vostro nome a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate: ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti”. 



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